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Mombracco: attacco da lupo e intervento della squadra di supporto in alpeggio

21 Giugno 2021
Aree Protette Alpi Marittime

Martedì 15 giugno la squadra di pronto intervento (WPIU) CN1 del progetto LIFE WolfAlps EU, costituita dalla veterinaria Arianna Menzano, dal veterinario AslCN1 Corrado Aimar, da due Carabinieri Forestali della stazione di Barge e accompagnata dall’assessore Elio Recco del Comune di Barge, è intervenuta in seguito all’evento di attacco del bestiame di proprietà dell’azienda agricola I luvertìn, una realtà che si distingue non solo per la qualità dei suoi prodotti a base di latte di capra, ma anche per il valore di una scelta di vita radicata nella zona del Mombracco, che va ben oltre l’interesse economico. 

L’anno scorso l’azienda agricola ha subito, per predazioni da lupo, la perdita di numerosi capi e l’ultimo recente episodio, proprio all’inizio della stagione di monticazione, ha comprensibilmente suscitato nei titolari dell’azienda rabbia e sconforto: lo sfogo su Facebook del titolare ha scatenato un’ondata di solidarietà mediatica. Il Mombracco, la famosa “montagna di Leonardo” che si alza all’imbocco della Valle Po, è in effetti un’area particolarmente difficile per il pascolo. Ex cava di estrazione, è caratterizzata da dense zone di  rinnovamento forestale, che circondano le zone aperte da pascolo rendendole molto difficili da proteggere, per quanto il bestiame sia sorvegliato costantemente e protetto da cani e recinzioni. 

Ma si può e si deve fare di più: per esempio sarebbe importante che l’allevatore potesse contare su contratti di  alpeggio a più lunga durata per poter usufruire dei fondi del PSR in supporto alla prevenzione, che gli fossero fornite strutture in prossimità del pascolo per ospitare la famiglia e realizzare la caseificazione rimanendo nei pressi del gregge. In questo modo la sorveglianza degli animali potrebbe essere più costante ed efficace. Anche un sistema di indennizzo dei danni più veloce ed efficace, con un rimborso congruo, garantito e puntuale, sicuramente permetterebbe se non altro di ammortizzare i danni materiali.

Ricordiamo che le Squadre di Pronto Intervento del progetto LIFE WolfAlps EU sono state istituite per offrire aiuto agli allevatori nella prevenzione degli attacchi, nel reperimento e la messa in opera di sistemi di prevenzione, nell’assistenza all’accesso alle misure di indennizzo e supporto alla prevenzione, nel corretto utilizzo dei cani da guardiania. Le squadre sono formate da personale, formato con appositi corsi, in forza a Province, Parchi e Carabinieri Forestali. Il Centro Grandi Carnivori ha inoltre formato i veterinari del Piemonte in appositi corsi organizzati dal Settore Prevenzione e Veterinaria regionale.

Le squadre WPIU non sono invece state create allo scopo di fare accertamenti sui danni, come è stato di recente erroneamente affermato. L’accertamento dei danni è e rimane compito dei veterinari Asl: le Aziende Sanitarie possono stipulare convenzioni per l’accertamento dei danni con operatori di istituzioni esterne esclusivamente nel caso in cui non siano presenti veterinari che possano effettuare tempestivamente i sopralluoghi in alpeggio. Una simile convenzione è attiva, per esempio, tra le Aree Protette delle Alpi Cozie e l’ASL TO3  di Torino. L’intervento di altro personale, e quindi di un operatore WPIU, in caso di non disponibilità del veterinario Asl, è stata una richiesta sollevata dai rappresentanti degli allevatori nel corso delle piattaforme che si sono tenute nel 2020 nelle province di Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola.