Monitoraggio della popolazione di lupo Alpina news

Monitoraggio del lupo nell’Appennino Piemontese: in diretta sul canale YouTube

21 Settembre 2020
Aree protette appennino piemontese - APAP

Mercoledì 23 settembre alle ore 10.00, l’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, in qualità di Ente associato al Centro di Referenza regionale Grandi Carnivori, presenta in diretta sul proprio canale YouTube “Appennino Piemontese” il quadro dei risultati del monitoraggio scientifico del lupo per il territorio appenninico della Provincia di Alessandria, attuato secondo. La presentazione dei dati avverrà a cura di Francesca Marucco, Coordinatore tecnico-scientifico del Centro Grandi Carnivori e Project Manager del Progetto Life WolfAlps EU.

Il monitoraggio del lupo nelle aree appenniniche e alto collinari alessandrine ha preso avvio nel 2004, ed è proseguito fino al 2012, anno di interruzione del Progetto lupo Piemonte. Tuttavia le Aree Protette dell’Appennino Piemontese (allora Parco naturale delle Capanne di Marcarolo) hanno proseguito il monitoraggio nel territorio di competenza. Nel maggio 2018, è stato possibile per l’Ente ridefinire una strategia di monitoraggio della popolazione di lupo nell’Appennino piemontese e sul territorio provinciale. Il monitoraggio si è sviluppato a livello estensivo tramite transetti sistematici distribuiti su tutto il territorio montano per raccogliere eventuali segni di presenza (escrementi per le analisi genetiche, carcasse, etc.), accompagnati da rilevamenti “opportunistici”, ovvero senza transetti standard, in collina e aree di pianura lungo il Po e lo Scrivia.

Le attività di monitoraggio sono state scandite da un programma di lavoro preciso, metodico e costante che ha standardizzato ogni procedura e previsto un calendario stabile a livello provinciale. La totale percorrenza dei transetti è stata prevista con cadenza bimensile, a partire da Giugno 2018, con la collaborazione dei vari Enti interessati dalla presenza della specie, a formare un “Network provinciale di monitoraggio” ed in particolare: Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, in qualità di coordinatore del Network, Carabinieri Forestali, Provincia di Alessandria – Ufficio Tecnico Faunistico Provinciale ed Ittiofauna, Ambiti Territoriali di Cacciai AL 1-2-3-4, Aziende Sanitarie Locali, Club Alpino Italiano, Ente di Gestione delle Aree Protette del Po vercellese – alessandrino.

Nel caso di presenza documentata di branchi stabili, il monitoraggio si è concentrato nelle zone interessate al fine di accertare l’avvenuta riproduzione. Le informazioni genetiche che sono condotte sui campioni fecali raccolti durante il monitoraggio dal personale formato consentono, grazie alla mappatura dei singoli individui campionati, di definire la suddivisione dei territori occupati dai branchi, le relazioni spaziali tra individui, la presenza di individui in dispersione e la presenza di eventuali ibridi lupo-cane.

La relazione di Francesca Marucco consentirà di fare il punto della situazione al 2019, in attesa della ripresa delle sessioni di monitoraggio a partire da ottobre 2020, previste nell’ambito del monitoraggio nazionale della specie lupo lanciato dal Ministero dell’Ambiente e coordinato sulle Alpi dal Progetto Life WolfAlps EU.

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