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Situazioni simili, soluzioni opposte: Arvier (AO) e Villa Lagarina (TN)

9 Marzo 2021
Aree Protette Alpi Marittime

Destra Adige, destra Dora Baltea: in provincia di Trento la cittadina di Villa Lagarina, in Valle d’Aosta il paese di Arvier. In comune la presenza di lupi che, in questo periodo, frequentano i dintorni e le vie dei due centri abitati. Non sono due casi isolati: proprio ieri (8 marzo 2021) è stato diffuso il video di una predazione di due lupi propri nel centro cittadina di Meana (questa volta siamo in destra Dora Riparia, in Val di Susa), ai danni di un capriolo ma a favore delle videocamere di sorveglianza, che hanno ripreso la scena.

Le abbondanti nevicate in alta quota spingono infatti gli ungulati a frequentare i fondovalle, e di conseguenza scendono anche i lupi. Per quanto la prossimità dei selvatici sia una condizione abituale in inverno, finché si tratta di ungulati (vivi e interi) non ci scomponiamo granché, diverso è quando si tratta di predatori. Eppure le reazioni non sono le stesse ovunque…

A Villa Lagarina il sindaco ha scelto la via dell’informazione ai cittadini, diffondendo indicazioni pratiche adatte a non creare potenziali situazioni di conflitto. Ad Arvier, le cose hanno preso una piega del tutto differente: le dichiarazioni allarmate di alcuni cittadini sono state riprese (per precisione: sono state riprese e riportate senza previa verifica dei fatti) dai giornali (p.e. La Stampa), che hanno dipinto Arvier come “un paese in ostaggio”, assediato dal Covid e dai lupi:

Situazioni simili, soluzioni opposte: Arvier (AO) e Villa Lagarina (TN) - Life Wolfalps EU

Nell’articolo del 28 febbraio scorso, dal titolo estremamente allarmistico (La rabbia del paesino ostaggio dei lupi. ‘Siamo costretti a tenere i bimbi in casa’ ) le incongruità sono molte. Innanzi tutto è curiosa la stima, mai verificata, di addirittura quindici lupi, nonostante le fototrappole installate per monitorare la situazione ne abbiano immortalati solo due (peraltro, in questo video, per niente spavaldi). Questi fantomatici quindici lupi, per di più, sarebbero tutti concentrati su Arvier e suddivisi (non è chiaro su che basi) in un branco e due coppie: sarebbe una densità davvero notevole, mai vista sulle Alpi, dove un solo branco occupa stabilmente areali di oltre 200 kmq ed essendo territoriale se le dà di santa ragione con gli individui di branchi differenti. Al momento, ripetiamo, non c’è alcuna evidenza a supporto del fatto che intorno ad Arvier gravitino stabilmente quindici lupi.

Curiose sarebbero state poi, sempre stando a quanto riporta l’articolo, le reazioni della cittadinanza, che includono lo svenimento alla sola vista del predatore (!), e le limitazioni paventate a causa della presenza dei lupi, per esempio il non poter lasciar vagare liberi i cani (il che in realtà si traduce in una osservanza alla normativa vigente che vieta di lasciare i cani incustoditi). Fomentare il panico con toni allarmistici non è certamente un modo per fare fronte alla situazione. Crediamo che una corretta informazione si debba basare sulla diffusione di informazioni oggettive.

Al di là delle esagerazioni allarmistiche della cronaca, è comprensibile che la presenza di un grande carnivoro come il lupo in prossimità di un centro abitato possa destare sconcerto nelle persone, e che venga percepito come una presenza inusuale. Tuttavia, bastano pochi accorgimenti da parte di tutti per evitare situazioni conflittuali.

Sulla scorta della linea dell’informazione trasparente, obiettiva e utile, ci sentiamo di poter contribuire al dibattito con alcuni accorgimenti che hanno l’obiettivo di prevenire o limitare al minimo gli aspetti di rischio e conflittualità che possono sorgere dalla prossimità con il lupo. È infatti importante attenersi ad alcune semplici regole per far si che gli animali selvatici (in questo caso il lupo, ma non solo!) non diventino confidenti, ovvero perdano la loro abituale diffidenza nei confronti dell’uomo. Ecco dunque alcuni suggerimenti utili per tutti i cittadini:

  • Evitare di lasciare all’esterno e in prossimità delle abitazioni qualsiasi fonte alimentare a disposizione dei selvatici (umido incluso).
  • Non tentare mai e per nessun motivo di avvicinare gli animali né di interferire con il loro comportamento. Nella maggior parte dei casi di incontro a breve distanza con persone a piedi, il lupo si allontana spontaneamente: se non siamo a nostro agio, basterà parlare a voce alta ed eventualmente agitare le braccia o battere le mani per allontanare l’animale.
  • È considerato eccezionale e del tutto anomalo il caso in cui il lupo mostri confidenza nei confronti dell’uomo (che cos’è un lupo confidente?) e si avvicini volontariamente verso l’osservatore, che è stato riconosciuto come tale: questo evento anomalo dovrà essere segnalato alle autorità competenti per territorio. I lupi di Arvier non hanno dato segni di confidenza: sta a noi non abituarli a gravitare intorno ai paesi.
  • Nel caso in cui si osservino uno o più lupi da lontano, il consiglio è restare in silenzio e, ancora una volta, osservare senza interferire. Se si riesce a documentare l’osservazione con foto o video, si tratta di dati molto utili per il monitoraggio della specie, che possono essere condivisi inoltrando la segnalazione tramite l’apposito form sul sito di progetto (https://www.lifewolfalps.eu/fai-una-segnalazione/).
  • Se incontriamo lupi sulla carreggiata mentre siamo in auto, come per ogni selvatico,  è assolutamente vietato rincorrerli, cedendo alla tentazione di girare un video o scattare delle foto. In ogni caso non bisogna uscire dall’auto, ma rallentare o accostare e aspettare che gli animali si allontanino. Generalmente i lupi sono meno infastiditi dalle auto che dalle persone a piedi, perché non identificano i gli automezzi come una minaccia immediata. 
  • Se si possiede un cane, occorre tenerlo sempre sotto controllo e in sicurezza. Se i cani sono al guinzaglio o comunque sotto il controllo di una persona, è improbabile che il lupo si avvicini. I lupi saranno più disturbati dalla nostra presenza che ansiosi di liberarsi di un potenziale intruso nel loro territorio. Situazioni eccezionali di avvicinamento possono verificarsi quando il lupo mostra un particolare interesse verso il cane (per esempio se si tratta di una femmina in calore). In questo caso sono validi i consigli dati precedentemente per fare allontanare il lupo evitando di interporsi tra i due animali.
  • Lasciar vagare il cane da solo è comunque vietato ai sensi della normativa vigente. I cani lasciati liberi senza il padrone anche nelle vicinanze degli abitati costituiscono infatti un pericolo per la fauna selvatica e domestica e sono essi stessi in pericolo: i lupi potrebbero identificarli come rivali, specialmente se incontrati in prossimità di un animale predato, e ferirli o anche ucciderli. Oltre a questo, i cani stessi lasciati liberi possono rappresentare un problema per la fauna.
  • Un potenziale rischio lo corrono anche i cani tenuti alla catena o in cortili aperti, dove i lupi possono accedere: per quanto la predazione non sia da ritenersi probabile, ma è estremamente rara, non è nemmeno possibile escluderla del tutto.

Per concludere, segnaliamo inoltre un’interessante possibilità di approfondimento sul tema, un incontro in diretta organizzato da Legambiente Valle d’Aosta proprio sul “caso Arvier”.

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